Come funziona l'Agopuntura - MTC

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Come funziona l'Agopuntura

Agopuntura

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È opinione comune ritenere che l’azione degli aghi sia correlata alla stimolazione riflessologica di aree cerebrali e periferiche.
In base a questo principio, esistono studi in materia che dimostrano il rilascio di endorfine in base alla stimolazione di alcuni punti utilizzati nell’agopuntura.
Per quanto non sia da escludere una componente riflessologica dell’azione di questa tecnica, i principi che regolano l’effetto terapeutico sono principalmente altri.
Ma andiamo per gradi e introduciamo il concetto di meridiano.

Molto spesso vengono descritti come “canali energetici” nei quali scorre energia o QI. Prendono il nome da organi o strutture alle volte sconosciute alla medicina occidentale (è il caso del Triplice Riscaldatore per esempio). È doveroso precisare che se parliamo di “meridiano del Fegato”, non stiamo parlando dell’organo in quanto tale, ma delle funzioni ad esso associate; da qui ne consegue che stimolandolo si avrà un probabile effetto anche sul tessuto epatico.

Quando chiamiamo in causa i meridiani ci riferiamo a particolari piani di clivaggio dotati di specifiche caratteristiche bioelettriche.
Se osserviamo un punto utilizzato in agopuntura saranno pressoché costanti alcune caratteristiche:

• Sono prossimi a strutture quali legamenti, tendini, capsule, terminazioni nervose libere e corpuscoli sensoriali, oltre che a vasi di grosso calibro e vene perforanti
• Conducibilità elettrica aumentata
• Minore resistenza elettrica dell’epidermide rispetto alla zona circostante

Curioso è anche il nome tradizionale dell’agopunto ovvero Tsing – pozzo, quasi ad indicare una zona corporea da cui è possibile attingere acqua o energia.
Nella classica seduta di agopuntura vengono usati aghi bimetallici, composti da un manico di rame spiraliforme e da un corpo in acciaio; quest’ultima entra nel “pozzo” e genera alcuni effetti bioelettrici già descritti in letteratura di seguito esposti:

1. Bimetallismo: come nella pila di Volta, l’accoppiamento di due metalli intervallati da una soluzione conduttrice genera un passaggio di corrente
2. Legge di Richardson: quando si scalda l’estremità di un filo metallico, si assiste ad uno spostamento di elettroni in senso opposto
3. Effetto Seebeck: in un circuito costituito da conduttori metallici, una differenza di temperatura genera elettricità
4. Effetto Thomson: esiste un trasferimento reversibile di calore da un conduttore percorso da corrente e il mezzo circostante
5. Effetto Joule: se in un elemento del circuito esiste una differenza di potenziale tra i due capi e passa corrente elettrica si genera calore

Cercando di rimettere in ordine questi elementi possiamo dire che:

• Gli agopunti o pozzi, contengono liquido interstiziale, ricco di ioni ed elettroliti
• L’ago bimetallico si presta ad essere un buon conduttore elettrico
• Esiste una differenza di temperatura tra l’ambiente e il sottocute (22 vs. 37)



La sinergia di questi elementi promuove un cambiamento della qualità e delle caratteristiche del liquido interstiziale.

Bisogna aggiungere un altro aspetto fondamentale: gli agopunti di un meridiano rappresentano una regione in cui le cariche elettriche determinate da processi biochimici profondi si superficializzano.
E’ stato altresì dimostrato mediante l’uso di radio-traccianti come l’infusione di questi ultimi  in un agopunto segua delle vie preferenziali che corrispondono ai percorsi degli antichi meridiani.

Per riassumente possiamo dire che l’infissione dell’ago avviene in regioni dove si superficializzano le cariche elettriche conseguenti a processi metabolici profondi; inumidire, riscaldare, aumentare o ridurre il numero degli aghi è in grado di modificare lo spostamento delle cariche sottostanti.
Queste modificazioni superficiali sono in grado di determinare importanti cambiamenti sulle funzioni degli organi e degli apparati.

Se ora risulta più chiaro il perché l’agopuntura possa determinare un effetto terapeutico, deve essere indagato altresì il complesso meccanismo di regolazione e omeostasi che genera salute o malattia, descritto come Grafico 1, Grafico 2 e Pentasimmetria.
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Dr. Antonio C. Romei Ordine dei Medici di Firenze n. 7241
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